sabato 17 maggio 2008

biblioteca, anni 90 e grafica USA

Pieno di consegne e lavori da fare cerco ispirazione in biblioteca, sarebbe un peccato non approfittarne nonché una errore non studiare il materiale che trovo.

Tra tutti gli scaffali pieni di carta e rilegature non posso non notare come la presenza di materiale grafico americano sia a dir poco imponente, e sfogliarne le pagine mi è quasi cosa obbligata visto che è l'unica lingua di cui posso intuirne il senso. È però tutto materiale "vecchio", del secolo scorso, di dieci anni che si fanno sentire peggio di quanto immaginassi... e il tripudio di tutto un decennio è ben condensato in Beverly Hills 90210 e alla facciona di Andrè Agassi e alle sue fichissime Nike, non lo si può negare. Gli anni '90 negli USA sono talmente riconoscibili che chiunque, per quanto ignorante in materia, riuscirebbe a datare la grafica che gli pone di fronte. Cos'è che li rende così riconoscibili!? Gli incredibili colori che si usavano? ...eppure negli anni '80 si vedeva anche di peggio! Le gabbie d'impaginazione? Semmai mi sembra che sia l'apoteosi della loro assenza, stile Goodbye Helvetia! La tipografia buttata lì come prezzemolo? Può darsi... ci stiamo avvicinando. Ecco, ci sono! Il computer, non aggiungo altro.

Ma in tutto questo, il Giappone che cercavo dov'è finito?! Sfogliando cataloghi e annuari nipponici dopo quelli statunitensi, mi sembra di vedere solo traduzioni visive di un'imposizione grafica che ha attraversato il Pacifico. La cosa non mi convince... approfondirò presto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

analisi acuta e convincente!