martedì 29 aprile 2008

cielo grigio, biblioteca e tesi di laurea

Sveglia tardi, cielo grigio e pessimo umore, avere lezione sempre e solo al pomeriggio non agevola l'essere mattiniero. Pranzo a casa con i soliti udon* (うどん - spaghetti bianchi di farina di frumento) già pronti e penso che è decisamente ora di fare la spesa.

Cerco rifugio in biblioteca sfogliando riviste e libri di grafica ma mi sembra tutto poco degno di nota. Prendo pochi appunti e mi dimentico persino di andare a prendere il libro che mi aveva fatto alzare dal letto. Incontro Shoutaro - che parla sempre meno inglese, almeno quanto io capisco sempre meno giapponese - che mi dà appuntamento alle 16.30 nell'auletta per gli studenti dell'ultimo anno - d'ora in avanti chiamata aula 10-407, alias edificio 10, piano 4, aula numero 07 - per il seminario di Hara sensei.

Mi presento puntuale da spaccare l'orologio e mi trovo intorno ad un tavolo Ippei, la ragazza che è venuta a cena da me qualche sera fa e una tipa cinese di Taiwan dall'età indefinita. A dir poco una lezione privata, che presto si scopre essere un faccio quel *@#§° che mi pare. Per dirla più chiaramente si tratta di una sorta di colloquio con Hara sensei che ti assiste e ti corregge in un progetto a tua scelta. La cosa mi pare familiare e mi suona in testa un solo campanello: tesi di laurea.
Hara parla per un'ora in giapponese stretto e ogni tanto si rivolge a me in inglese pregandomi di chiedergli qualunque cosa perché "se non c'è domanda non c'è comunicazione", solo che mi sembrava scortese fargli ripetere un discorso di un'ora intera in un'altra lingua. Aspetto la fine dell'incontro per farmi tradurre tutto da Ippei, che magicamente riesce a sintetizzare tutto in una frase: "Oggi ha parlato solo dei progetti delle altre due tipe, la prossima volta tocca a noi". Ergo chissenefrega... posso finalmente tornarmene a casa.


* per la cronaca il piatto nella foto è davvero il mio pranzo. Sigh, voglio una pizza!

1 commento:

Anonimo ha detto...

lo dicevo io che questi giapponesi sono strani...
vale