giovedì 17 aprile 2008

lavatrice, colpi di genio e raccolta differenziata

Potevo far finta di niente ancora per qualche tempo, ma sapevo che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato e ho deciso di affrontarlo: giorno di bucato! Prima vera grande prova d'indipendenza. Divido il bucato, scelgo il programma da usare (in giapponese!), centrifugo e tiro fuori i panni puliti! Yatta! (ce l'ho fatta! - evviva!). Il problema viene dopo: dove stendo? Fuori piove a catinelle e il bagno è pieno solo con un paio di jeans appesi: ci penso un po' e... Eureka! Svuoto l'armadio, prendi tutte le grucce che ho a disposizione e stendo tutto in comodità trasformando il bagno in asciugatrice (non sto scherzando, il bagno diventa davvero un'asciugatrice!).

Capitolo a parte per la gestione della casa è la raccolta differenziata.
Il giorno in cui sono andato in comune a registrarmi mi è stato consegnato un calendario "importantissimo": la raccolta dei rifiuti. Fin qui nulla di strano, ma sono in giappone vi consiglio di non dare mai nulla per scontato.
Basta infatti sfogliarlo un attimo e tutte le convinzioni di saper riconoscere cosa va in un sacco e cosa in un altro svaniscono: in 5 giorni di raccolta il netturbino locale raccoglie 12 tipi di sacchi, per l'esattezza: cose bruciali, cose non bruciabili, cose pericolose, plastiche riciclabili, bottiglie, lattine, bottiglie di plastica, giornali, cartonati, riviste, cartocci del latte/succo ("dentro bianchi"), vestiti. Ovviamente anche il cittadino deve fare la sua parte - oltre che differenziare - e portare fuori il sacco in orari molto rigidi, motivo per cui sotto il mio lavandino c'è una piccola Napoli, ma questo è un altro discorso...

Se non avete ancora capito qual è la difficoltà, vi basti pensare a cosa non è bruciabile: a mio modesto parere tutto a sto mondo può prendere fuoco, ma non voglio fare l'incivile e ci rifletto su un attimo ogni qualvolta devo buttare qualcosa. È così che se non vi rispondo su Skype vuol facilmente dire che mi sto interrogando di fronte al cestino: richiamate più tardi o suggerite...

3 commenti:

alwayslafatina ha detto...

Io ho la soluzione!
Quando devi buttare qualcosa vai da Davide-san!
Il metodo si chiama "all'italiana"

;)

Anonimo ha detto...

è proprio vero che la necessità auguzza l'ingegno( o di necessità, virtù); un creativo come te non poteva trovare che uno stendibiancheria alternativo! oltretutto se appendi bene potresti anche non stitrare.Sigh!!!

cavi ha detto...

Bhe, ora non esageriamo... non è che ho inventato nulla di nuovo! Genio lo sono ma per altre cose, eheh.

E comunque è anche vero che non ho dovuto stirare dopo.

Ah, firmateviii!
Grazie di tutto.